Due Comunità che si chiamano, si omaggiano, si
rammemorano e nelle giornate delle Feste di Gigli si percepiscono all’unisono
nel legame che si fa più intenso durante i giorni dell’alzata e della
ballata degli obelischi in onore di Sant’Antonio di Padova. Due mondi,
due continenti, Europa ed America, due città, New York e Brusciano, una
sola radice, nel popolo bruscianese, di quell’albero naturale che dà il
legno per costruire il Giglio, assurto a segno religioso come un cero per
il proprio santo, e di quell’albero genealogico che ramifica, con gli
uomini e le donne, ovunque porti il cuore, ovunque spinga la necessità,
ovunque giunga la creatività umana.
Domenica 12 agosto la “Giglio Society of East Harlem”
ballerà il suo Giglio per Sant’Antonio ripetendo il gesto devozionale
che nei primi anni del 1900 scaturì da Rocco Vivolo, emigrato da
Brusciano, sulla “Strada 106-East 106th Street” in quella East
Harlem che da fine 800 accoglieva emigranti da varie regioni d’Italia
diventando una “Little Italy” con l’unificante Festa del Giglio a
raccogliere le partecipazioni degli italiani di qualsiasi regione.
In questi giorni sono stati scambiati i saluti e gli
auguri tra queste due Comunità, italoamericana e bruscianese, sotto il
gigliante segno antoniano. I discendenti di quegli emigranti, oggi in
festa con il Giglio di Sant’Antonio, cullato dai “Giglio Boys”,
hanno inviato “il più caloroso augurio a tutti in Brusciano con l’orgoglio
di costruire e ballare un Giglio in legno con la stessa passione ed uguale
devozione oggi così come fecero i primi immigranti da Brusciano giungendo
nel nuovo mondo”.
Da Brusciano è stata inviata un lettera di ringraziamento a quella
Comunità di italoamericani, “a nome delle sei Associazioni dei
Gigli, Croce, Gioventù, Lavoratori, Ortolano e Sant’Antonio e di tutto
il Popolo di Brusciano”, da parte del Presidente del Consiglio
Comunale, Antonio Di Palma, del Presidente della Festa dei Gigli, Nicola
Di Maio e del sociologo e giornalista Antonio Castaldo, in contatto da
anni con quella realtà italiana d’oltreoceano che ebbe il piacere di
rilevare con un documentario nell’anno 2003 “La Festa dei Gigli a
New York” seguendo le Comunità in festa, quella di origini
bruscianesi ad East Harlem e quella di provenienza nolana a Williamsburg.
In entrambe queste feste un capoparanza storico, mancato da un decennio,
viene ricordato con stima ed affetto, per la sua abilità nel longevo
comando del Giglio in USA, si tratta di Angelo Granata (New York
1917-2001), figlio, con altri 8, di genitori bruscianesi. Nella Festa dei
Gigli di Brusciano, dal 22 al 28 agosto prossimi, 137esima edizione dal
1875, sarà presente una delegazione di questi italoamericani guidata da
Phil Bruno, discendente del bruscianese Rocco Vivolo e da Bob Maida,
fotografo e webmaster del sito ufficiale della Giglio Society di New York,
con indirizzo su internet http://www.eastharlemgiglio.com/ . Altre
emozioni ci attendono celebrando il miracolo antoniano del 13.6.1875,
ricordando Padova 2009 con un pensiero all’America.
AVVERTENZA: L'Istituto Europeo di Scienze Umane e
Sociali IESUS rispetta le norme sulla privacy ex art.13 legge 675/96-
D.LGS 196/30 2003. Il messaggio non è da considerarsi Spam, include la
possibilità di essere rimosso. La nostra e-mail non contiene pubblicità
né promozioni commerciali ma informazione socio-culturale. E' inviata in
Copia coperta a iscritti, indirizzi segnalatici, pubblici, dell'annuario
Stampa, giornali, da elenchi resi pubblici da utenti o pervenutici in Cc.
Le comunicazioni sono sporadiche e riguardanti esclusivamente ambiti di
ricerca e di studio, tematiche sociali, culturali, artistiche e della
solidarietà umana. Buon lavoro.