ANGELO IANNELLI: «LA CULTURA E LA POESIA AL CENTRO DELLA MIA VITA»
di larampa il 19 Aprile 2013


L’artista bruscianese, in procinto di pubblicare la sua seconda opera letteraria, continua nel suo impegno sociale e culturale, a difesa dei valori più autentici della cultura e della tradizione partenopea.

L’anno 2013 segna per Angelo Iannelli una linea di congiuntura netta con la sua strabiliante e prolifica attività artistica. Una sfumatura particolare che lo vede impegnato nel Sociale, con lo scopo di identificare sempre più la sua verve poetica con i temi che, in un tale periodo di crisi, occupano il centro della riflessione umana. Impegno sociale e salvaguardia dei valori della Tradizione e della Cultura, idee e moniti che da sempre contraddistinguono l’ attività di Iannelli e che trovano, in questo 2013 un’impennata quasi destabilizzante. Innanzitutto l’impegno fattivo per la ricostruzione di Città della Scienza, patrimonio non solo napoletano, ma delle generazioni future.

«Pulcinella, la maschera di Napoli – afferma Angelo – non può esimersi dal far suo ed amplificare la voce straziata dei napoletani, privati barbaramente del loro auspicio ad un futuro migliore. Già da molte settimane porto a Bagnoli la mia arte, la mia maschera e, grazie anche alle telecamere del TG1, la forza culturale di un popolo rivive attraverso i suoi simboli, per la ricostruzione di questo patrimonio dei nostri giovani. A tal proposito prenderò parte ad una bella manifestazione il prossimo 21 aprile, con molte meravigliose iniziative
che non svelo ai lettori, sperando che possano assistervi di persona». 

Anche la poesia segna il passo con il recente passato, colorandosi di tinte più profonde, chiaroscuri che mettono in risalto la grande sensibilità del poeta Iannelli, in contrasto con un mondo che procede troppo velocemente, lasciando indietro troppe persone. Gli “ultimi del mondo” (come li definiva un grande anni fa) trovano nelle liriche di Angelo il loro riscatto, uno spazio per essere testimonianza di vita, urlata, squarciata, vissuta. Poesie come “Mondo”, che s’interroga sul senso dell’andare umano alla deriva senza controllo e che gli è valsa il primo posto nella sezione in lingua al concorso di poesia “La Ginestra” lo scorso 13 aprile. «È stata davvero una magnifica esperienza e una bella sorpresa» afferma Angelo «ricevere questo riconoscimento, che premia il mio tentativo di dare voce, attraverso la poesia, a chi vive spesso ai margini della società, in un mondo che è difficile comprendere». Sensazioni e sentimenti che troveranno giusta esplosione in quella che sarà la seconda raccolta di liriche del Iannelli, già quasi ultimata e che vedrà la luce nei prossimi mesi. «Dedicare un’intera opera a poesia nate dal confronto con gli emarginati, immigrati, disoccupati, disabili, anziani, martoriati e sofferenti» conclude Angelo «è di sicuro una delle cose migliori che abbia potuto fare nella mia vita. 

Vedere gli occhi di chi soffre, interpretarne le emozioni e
legarle alle mie, mi ha fatto capire come queste persone vivano in maniera molto più profonda. Siamo noi ad aver bisogno di loro, per non perdere mai di vista il vero senso della vita». Tutto questo troveremo nelle pagine, che presto potremo leggere; ci tormenteranno situazioni abiette, crudeli, senza speranza; un viaggio nella terra di mezzo tra l’essere e il non essere, in un mondo troppo dimenticato; sensazioni dalle quali verremo fuori con la profonda fede di Angelo e la speranza che, solo con la solidarietà sociale, un futuro migliore ci sarà veramente per tutti.

Ritorna