Intervista ad Angelo Iannelli, ospite della nostra web-radio

Personaggio poliedrico sempre vulcanico e creativo, operatore culturale, organizzatore di eventi e direttore artistico, Angelo Iannelli è stato ieri ospite della puntata numero 15 di Bar Sport, la trasmissione web-radiofonica curata dalla redazione sportiva del nostro giornale.

Ex calciatore e presenza convinta nelle partite del cuore giocate per beneficenza, Iannelli si inserisce a vario titolo nel format di Bar Sport.

«Prendere parte alle partite di solidarietà lascia sempre sensazioni positive – ha spiegato l’ospite – perché la maggior parte delle volte ci sono scolaresche, studenti, ma anche persone anziane a cui si regalano sorrisi e svago attraverso queste iniziative, che tanto sono importanti per l’aspetto sociale».

Iannelli ha poi elencato varie partite giocate delle quali conserva un ottimo ricordo: «Quelle che mi hanno dato più soddisfazioni sono state il Memorial Pietro Taricone, all’Arechi di Salerno e quella per contrastare la droga disputata allo stadio Collana contro gli ex giocatori del Napoli. In quell’occasione ho marcato Bruno Giordano, che mi ha messo in difficoltà, nonostante i miei trascorsi calcistici col soprannome di ‘O lion».

Iannelli ha più volte sottolineato l’importanza dell’aspetto solidale all’interno dello sport e ha anche affermato come gli artisti che giocano le partite di solidarietà sono sempre sinceri e prendono parte agli eventi perché amano il sociale: «Sono persone positive che vogliono mandare un proprio messaggio per la difesa di certi valori. Certo, c’è anche chi partecipa a queste iniziative – che non sono mai abbastanza – solo per passerella, ma in fondo si tratta di poche pecore nere».

Incalzato dalle domande di Salvatore Alligrande e Carmine De Cicco, il duo alla conduzione della puntata, Iannelli ha poi evidenziato la necessità di portare le parite del cuore anche in posti dimenticati. «È importante portare le partite nei campi abbandonati anche dalle istituzioni. Importante perché serve al territorio. Bisogna andare nelle zone disagiate, e non solo a Scampia o luoghi simili, ma anche qui, nei nostri territori. Ogni comune dovrebbe aderire ad iniziative del genere, solo uniti si vince».

Iannelli ha anche ricordato agli ascoltatori i numerosi appuntamenti che ha in programma per il periodo natalizio: «Faccio sempre in modo che arte e solidarietà vadano di pari passo, perché l’artista deve sempre partire dalla solidarietà prima di giungere all’arte. E poi è necessaria la valorizzazione del nostro territorio, che è un po' come il grembo della propria madre. Il 7 e l’8 sono impegnato a Sperone, nell’avellinese, con i mercatini di Natale. Il 20 porterò il Pulcinella nelle scuole di Aversa, mentre in serata sarò a Frattamaggiore per una partita per la legalità. Poi sarò ad Aspettando il Natale, a Nola, e in varie tombolate sociali a Mariglianella, Brusciano e Marigliano. Il 6 gennaio, infine, parteciperò al presepe vivente di Brusciano».

Vulcanico e creativo, lo dicevamo all’inizio, Iannelli ha anche parlato del suo libro, Meraviglie dell’Anima: «La vita è una meraviglia e bisogna riscoprire il senso di scrivere e della poesia, perché è fondamentale. Il 18 presenterò a Brusciano, il mio paese Natale, la mia raccolta poetica nelle scuole. Il libro mi ha dato tante soddisfazioni ed è stato presentato anche al Salone Internazionale del libro a Torino, e al Maschio Angioino. Ora sto scrivendo un'altra opera. Ho cercato di far qualcosa di diverso dal primo lavoro, con il sociale in evidenza: ho dedicato poesie ai disoccupati, alla droga, all’immigrazione».

Infine un passaggio sul Napoli: «È un’ottima società che sta facendo passi da gigante grazie al marketing calcistico attuato dal presidente. Il Napoli si è proiettato ai vertici del calcio nazionale e giocatori come Cavani e Insigne che sono dei veri e propri gioielli. Si è riscoperto l’entusiasmo dei tempi di Maradona: speriamo che si possa vincere coppa o campionato».

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