Lunedì 27/08/2007

Gigli, musica e ballate fino all’alba

ANITA CAPASSO Brusciano. Ballata dei GIGLI in onore di Sant’Antonio da Padova. I giganti piramidali alti 25 metri, in legno e rivestiti di cartapesta sono stati cullati dalle paranze fin dopo le prime luci dell’alba, secondo una prassi ormai consolidata in questa città dove nell’ultima domenica di agosto i comitati misurano la propria forza basandosi sulla resistenza fisica. Sei i GIGLI che si sono sfidati cercando di offrire il migliore spettacolo in termini di ballata: Ortolano 1875, Parulano, Lavoratori, Croce, Gioventù e Passo Veloce. Ad accompagnare la kermesse le fanfare poste ai bordi delle macchine da festa che indossavano le maglie dell’associazione «Per donare la vita» e sostenere una raccolta di fondi per l’ospedale Santa Chiara di Cisanello, Pisa. Più di 40mila le persone provenienti anche dall’estero, che hanno partecipato all’evento, tra cui un gruppo di emigranti bruscianesi che riproporrà parte dell’iniziativa anche negli Stati Uniti ispirandosi ai temi delle tradizioni e del folclore partenopeo, proposti quest’anno dal giglio più antico: Ortolano 1875 che ha realizzato ben cinque carri allegorici riproponendo il famoso salone Margherita, uno spaccato del golfo di Napoli, la suggestiva finestrella di Marechiaro, guadagnandosi una partecipazione a settembre alla Piedigrotta di Napoli a cui è stato dedicato tutto il percorso della sagra Bruscianese. Un grande successo, dunque, che già da stamattina vedrà il maestro cartapestaio Pierino Sessa e lo scenografo Pasquale Terracciano con la consulenza di Angelo Iannelli all’opera per rendere omaggio a Napoli e alla sua grandiosa festa sotto la direzione del maestro Vittorio Avella. Unico neo: la scissione sorta nel comitato che ha portato alla nascita del giglio Parulano. «La nostra è una tradizione centenaria - dice Fiore d’Amato, capoparanza - il comitato Parulano è presente in tutte le feste con la propria paranza: da Nola a Barra e Casavatore». Il fondatore dei GIGLI dei lavoratori, Stefano De Falco, invece, suggerisce di «alternare il comando dei GIGLI che sono sempre nelle mani delle stesse persone». Angelo Mocerino, paranza Gioventù invita a recuperare il significato religioso della festa. Forte l’orgoglio nel giglio Croce che fu il primo a lanciare la sfida a inoltrarsi nel dedalo dei vicoli di Casoromano con il capoparanza Giuseppe Moccia (Micciariello). Nel comitato Passo veloce invece già si pensa ai testi delle canzoni dell’edizione 2008 affidati alla passione poetica del mitico Bruno Cerciello. Intanto, posate le macchine da festa stasera la kermesse continua: alle 21 e 30 concerto di Marco Zurzolo offerto dalla Provincia di Napoli. Domani gran finale in piazza XI Settembre con il cabaret dei Fuori Corso e il recital di Monica Sarnelli. E per finire pioggia di fuochi pirotecnici al grido di viva la festa, viva Sant’Antonio da Padova.


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