I. E. S. U. S.

IESUS ISTITUTO EUROPEO di SCIENZE UMANE e SOCIALI - BRUSCIANO - NA

A Brusciano i ragazzi di Via Nazionale hanno allestito un “Giglietiello” per congedarsi dall’estate.

di Antonio Castaldo     09/09/2012

Sulla Via Cucca, la Nazionale delle Puglie, di Brusciano verso la confinante Mariglianella, per la prima volta in questi 137 anni di Festa dei Gigli, è maturata l’organizzazione e l’animazione festiva con la gestione, da parte della energetica famiglia Masi e del “Gruppo di Amici” e valenti collaboratori ivi residenti, dell’obelisco dedicato a Sant’Antonio di Padova.

Grandi soddisfazioni popolari per i promotori ed i residenti, per la lunga Ballata dei Gigli che per questa compagine ha potuto affrontare grazie al provvidenziale impegno della “Paranza Mariglianellese” la quale ha ben figurato fra le altre partecipanti nell’agone festivo.

L’entusiasmo giglistico ha catturato grandi e piccini di questa zona periferica. Per la verità questa parte del paese è interessata ogni anno dalla postazione di partenza dei carri allegorici del seguitissimo e stimatissimo “Comitato Giglio della Gioventù”, ma mai era successo che da questa parte si irradiasse la diretta iniziativa nella dimensione festiva ufficiale presentando un proprio Giglio. E’ dunque successo quest’anno con il Giglio di Sant’Antonio.

Dopo una settimana, appena chiusa la Festa dei Gigli, a questa latitudine si sono ripresentati i segni dei festeggiamenti subito evidenziati con la spontanea costruzione e la ballata di un “Giglietiello” di circa sette metri prodotto da una quarantina di ragazzi della fascia di età dagli 8 ai 14 anni i quali hanno emulato le gesta dei più grandi. Persino due gemellini, maschio e femmina di tre anni, sono stati chiamati nel ruolo dei padrini. La Ballata del “Giglietiello della Nazionale” di domenica 9 settembre con musica, sfilata, pasticcini, bibite e caramelle è stata svolta sotto l’occhio teso di genitori compiacenti, ma in trepidazione, per i “cullatori” in erba che hanno ancora vivido il ricordo della propria culla e già prestano le loro attenzioni alla cullata del piccolo obelisco in gran parte costruito coi residui materiali della festa madre, ma sempre con l’effige di Sant’Antonio d Padova.

Il sociologo Antonio Castaldo nel rilevare il fatto sottolinea che “con la modalità giocosa di un atto adolescenziale ci si cimenta in prove rituali di assunzione anticipata dei contenuti culturali e dei comportamenti sociali, in una parentesi straordinaria di festa e rigenerazione, della Comunità di appartenenza. Questi ragazzi, protagonisti del terzo millennio, vanno disinvolti verso la modernità ma conservano il fiero segno di un profondo, arcaico e sano legame con la tradizione di storia e cultura della Campania Felix e dei popoli indoeuropei. E così congedandosi dalla spensierata estate si apprestano più fortificati e baldanzosi alla soglia delle fatiche per il nuovo anno scolastico. E fra qualche anno con la maturità conquistata negli studi potranno anche proporsi per il necessario ricambio generazionale per la continuità della grande Festa dei Gigli di Brusciano”.

CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE Antonio Castaldo

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