Prefazione

Mi sono sentito enormemente lusingato quando il carissimo amico Antonio Cerciello mi ha chiesto di curare una recensione sulla Festa dei Gigli e, più in particolare, su quella del Giglio della Croce. La lusinga era quasi pari alla scarsezza di informazioni in mio possesso, gap superata grazie al materiale fornitomi dallo stesso Antonio, che ha operato una minuziosa ricerca storica sicuramente difficoltosa, per l'assoluta mancanza di documenti scritti, ma precisa ed efficace.

Sant'Antonio da Padova detto affettuosamente dai Bruscianesi

" O' Manacone ".

Infatti la statua del Santo, nella Chiesa Santa Maria delle Grazie, indossa un saio manocale scuro.

Chiesa Primiceriale

Santa Maria

Della Grazie

di

Brusciano

vista da Cortaucci

Non è stato facile ricercare e trovare nuove informazioni e condensare in poche pagine tanti anni di festa, tanti nomi, senza offendere la memoria di chi con la propria opera e con tanto sacrificio, ha lasciato un segno sul percorso della festa. La cosa strana è che alla lusinga si è pian piano sostituita la paura di offrire un semplice elenco di date, fatti e nomi, senza dare, al contempo, qualcosa che potesse stimolare quell'amore per il giglio, che è in ogni bruscianese. Voglio ringraziare l'amico Antonio e, suo tramite, l'intera Società della Croce, per la stima e la fiducia accordatami, con la speranza di essere stato efficace ed efficiente.

Sono certo che Antonio voglia unirsi a me nel dedicare queste pagine al nostro

Sant'Antonio

in ringraziamento per la sicura protezione che sempre accorderà alla nostra benamata festa.

Antonio Di Maiolo

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