a vita dell'antico borgo è
allietata durante l'anno da una particolare manifestazione che richiama nel
comune un gran numero di visitatori: la Festa dei Gigli. tale festa è
la forma cristianizzata di antichi riti pagani, la cui origine risale al culto
degli alberi. Le foreste primordiali, infatti, che coprivano l'Europa incutevano
un sacro timore nei popoli antichi, per la cui cultura, il mondo, compresi
alberi e piante, era percepito come divino e richiedeva una speciale
integrazione con esso. Fra le tribù di razza finnica i culti pagani si
celebravano essenzialmente nei boschetti sacri, che erano sempre recintati e,
spesso, consistevano in una radura, o spiazzata, con pochi alberi sui quali, in
tempi andati, veniva appesa la pelle delle vittime sacrificali. Il punto focale
del boschetto, almeno per le tribù del Volga, era l'albero sacro: davanti ad
esso si radunavano i fedeli e il sacerdote innalzava le sue preghiere; ai suoi
piedi veniva immolata la vittima e, talvolta, i suoi rami servivano da pulpito.
Nel boschetto era fatto divieto di segare il legno o spezzare un ramo e, in
genere, le donne non venivano ammesse. Del resto anche nell'antica Roma nel
foro, fulcro della vita romana, il fico ruminale, sacro a Romolo, fu venerato
fino all'epoca imperiale; e quando il suo tronco inaridì , la città tutta ne
rimase costernata". Di questo passato, molto lontano, troviamo dei residui
in Lucania, dove, col Maggio di Accettatura si celebra il rito del matrimonio
fra due alberi, benedetto dalla religione ufficiale e San Giuliano.
e
origini della Festa dei Gigli, dunque, risalgono al V secolo d.C.,
quando dopo la morte di San Paolino, Vescovo di Nola, avvenuta il 22 maggio del
431, per ricordare la liberazione dalla schiavitù patita in Africa ad opera dei
Goti nel 410 d.C., i nolani pensarono di istituzionalizzare l'evento attraverso
questa festività. Nei secoli si è passato dagli omaggi floreali alla macchina
da festa come la vediamo oggi. In tempi più recenti e, precisamente, dal 1875
anche Brusciano crea la sua Festa dei Gigli, per ricordare il miracolo di
Sant'Antonio avvenuto il 13 giugno di quell'anno. È possibile vedere la sfilata
dei gigli, nel nostro paese, l'ultima domenica di agosto di ogni anno. Il forte
agonismo che si sprigiona fra le paranze che portano a spalle i gigli
lungo il percorso cittadino, è ammesso giusto nel tempo extra-ordinario della
festa, durante la quale si svolgono anche riti di iniziazione e il ricambio
generazionale.