Cenni Storici
i è una doppia
ipotesi sulla genesi del nome Brusciano: una riferita alla natura e l'altra alla
storia. La prima istanza vuole che, per la presenza di bisce, nella
originaria zona paludosa, si debba procedere così: da "bixiae",
"bixianum" e da questi, infine, Brusciano. La seconda proposta
prende considerazione da un fatto storico: la spartizione delle terre a favore
dei legionari romani, come voleva la tradizione: infatti, nel 122 a.C. la zona
di Brusciano fu assegnata alla famiglia "Brutia" o "Bruxia"
da cui, poi, il nome del paese.
l territorio di
Brusciano, comunque, vanta origini antichissime: autori greci e latini narrando
avvenimenti che vedevano come protagonista l'antica città di Nola, hanno
evidenziato come i territori compresi tra Napoli e la stessa Nola, avessero una
notevole importanza strategica.
uando, infatti,
cominciarono a fiorire gli insediamenti lungo la fascia costiera, in specialmodo
nella zona adiacente alla città di Cuma, si venne a creare una situazione per
cui le genti che popolavano quei lembi di territorio, tendevano a spingersi
verso le zone interne. Fu proprio tale espansione a determinare una situazione
di tensione con gli Eturschi i cui insediamenti si estendevano dal salernitanom
sino ad arrivare ai centri magiori di Nocera, Capua, Nola.
ell'agro nolano,
dunque, si ritrovano evidenti tracce della civiltà etrusca e di quella
sannitica che ebbe il suo periodo di massimo splendore tra il 439 ed il 421 a.C..
Successivamente l'influenza della città di Roma fece di Nola un importante
centro politico e culturale: la cittadina, infatti, fu elevata a Municipio e poi
a città confederata con una gestione autonoma.
'antico abitato
bruscianese, che per secoli riflesse lo splendore della vicina Nola, decaduta la
potenza romana, fu travolto dalle violente invasioni barbariche che ne mutarono
la configurazione politica ed organizzativa. All'indomani dell'avvento della
dominazione Normanna tutta la parte di terraferma rientrante nel regno fu divisa
in tre parti: Apulia, Calabria e Terra Laboris.
l centro
bruscianese si sviluppò seguendo le sorti di quest'ultima ed oggi, con la sua
abolizione con Regio Decreto n° 1 del 2 gennaio 1927, il centro confina con
Somma Vesuviana, Acerra, Castello di Cisterna e Mariglianella.