Capitolo Primo - Capitolo Secondo

                                

                                CAPITOLO PRIMO

 

                               Ubicazione Geografica

 

Brusciano è una cittadina sita a circa 17 Km a nord est di Napoli ed a 29 metri sul livello del mare. E' un piccolo centro agricolo della "Campania Felix" e si estende su un territorio di circa 5,6  Kmq.  e confina  a levante con Mariglianella, a mezzogiorno con Somma Vesuviana, a settentrione con Acerra e ad occidente con Castello di Cisterna.

Di origini antichissime, la sua nascita ed il suo sviluppo furono direttamente collegati con le vicende politiche, culturali e sociali che caratterizzarono la tormentata vita dei paesi viciniori e di città molto più note ed antiche, come Acerra e, soprattutto, Nola.

Nola fu, probabilmente, fondata dagli Ausoni, anche se la sua cultura fu probabilmente osco-sabellica: infatti osco è il nome di Nola, cioè NUVLA, città nuova. Di essa è traccia in un marmo conservato presso il Seminario vescovile di Nola, il famoso Cippus Abellanus, scoperto nel 1685 tra i ruderi del Castello di Avella ed acquistato dal Remondini nel 1745.

Esso appartiene alla prima  metà  del  secondo  secolo  a.C.  e  conserva  in osco il testo di un trattato, con cui si regolava amministrativamente e giuridicamente  la  zona del  santuario  di  Ercole sito  ai  confini  tra   Nola  e l'antica Abella.

D'altra parte il territorio nolano (2) fu abitato da popoli poco conosciuti e talvolta completamente dimenticati, come dimostrano alcuni ritrovamenti avvenuti sul monte Fellino e sul piano di Fraconia, nei pressi di Cicciano e di altri rinvenuti durante la costruzione dell'autostrada in Palma Campania, risalenti addirittura al diciassettesimo secolo a.C. (Notizia riferitami dal chiar.mo prof. G. Guadagno, docente di Archeologia presso il Magistero di Salerno) e la stessa Brusciano, come dimostreremo in seguito, basandoci su importanti reperti archeologici.

(2) L. Avella "La regione di Nola pre-romana" Edizione L.E.R. Napoli 1974

 

 

                           CAPITOLO SECONDO

 

                     Gli antichi abitanti dell'agro nolano

 

Gli studiosi di geografia  e  di  storia  più  antichi,  come Catone (3),  Strabone (4), Polibio (5) e Velleio Patercolo (6), anche se con sfumature ed interpretazioni diverse affermano che i popoli più antichi che abitarono il territorio nolano furono gli Ausoni, gli Aurunci, gli Opici, gli Osci, i Sabelli, i Sanniti e gli Etruschi ed, entro l'ambito di questi antichi abitatori vanno ricercati, alla luce dei ritrovamenti e reperti archeologici rinvenuti nell'ultimo trentennio, i fondatori della cittadina di Brusciano.

Ausoni è il nome dato da geografi o logografi greci e dagli annalisti romani a genti di stirpe diversa dalla greca, che abitavano tra il Lazio e lo stretto di Messina. Alla luce dei relitti linguistici si può affermare che essi erano dello stesso gruppo degli ITALICI, a cui appartennero anche i LATINI.Ausoni è il nome dato da geografi o logografi greci e dagli annalisti romani a genti di stirpe diversa dalla greca, che abitavano tra il Lazio e lo stretto di Messina. Alla luce dei relitti linguistici si può affermare che essi erano dello stesso gruppo degli ITALICI, a cui appartennero anche i LATINI.

Gli Aurunci erano una popolazione antica di stirpe italica che abitavano nella parte meridionale del Lazio, sulle rive del fiume Liri, tra i monti di Rocca Monfina ed il Tirreno. La capitale di tale popolo fu l'odierna Sessa Aurunca.

  (3)  Cato-Orig. III. 1

 

(4)  Strabone-Geogr. V, 242

 

(5)  Polibio-Historiae, II, 17, 1

 

(6)  V. Patercolo-Historiae I, 7

Gli Opici, stando alla testimonianza  di  storici  greci,  furono  gli  abitanti  della Campania od Opicia cioè Terra di Lavoro, anteriori alla conquista romana, diversi, tuttavia sia dai Greci che dagli Etruschi.

Inizialmente furono identificati con gli Osci, ma attualmente si tende a credere che gli Osci,  invece,  furono  un  popolo  risultato  dalla  fusione degli Osci e dei Sabini, avvenuta nella prima metà del quinto secolo a.C.

Gli Osci, infatti, furono una antica popolazione della Campania, nata dalla fusione con gli Opici verso la seconda metà del quinto secolo a.C., dopo l'invasione sannitica e l'abbattimento della potenza etrusca.

Gli Osci costituivano tre federazioni:

1) quella di Capua che comprendeva anche Atella, Calatia, Volturno, Literno, Cuma e Pozzuoli, tolte ai Greci, Casilino, Acerra, Suessola e gli agri Falerno e Stellate;

2) quella di Nola ed Abella;

3) quella di Nocera, che comprendeva anche Pompei, Stabia, Sorrento ed Ercolano.

Assolsero ad una importante funzione mediatrice tra la cultura greca e quella romana. Coinvolti, poi, nelle guerre sannitiche e travolti dalle guerre puniche, scomparvero politicamente alla fine del terzo secolo a.C.

I Sanniti erano un antico popolo italico abitante il Sannio e le regioni ad esso adiacenti. Linguisticamente essi costituiscono il gruppo meridionale della famiglia osco-umbra, comprendenti anche i Campani, i Lucani e i Brutii.

Storicamente, è risaputo, parteciparono alle varie guerre che coinvolsero il mezzogiorno nel quarto secolo a. C., come le guerre tarantine, le guerre sannitiche, fino a quando non furono sottomessi dal popolo romano.

Gli Etruschi, di cui più ampiamente tratteremo in seguito,  furono  un  popolo indo-europeo dell'Italia   antica,   stanziato   dall'ottavo   secolo a.C. in Etruria, l'odierna Toscana, in Campania e nella valle padana.


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